
Questa chiesa ha una solenne facciata, prospettante sulla piazza maggiore della città, arricchita da quattro statue in stucco e un ovale con la Vergine e il bambino.
Il campanile a vela, in pietra, è medievale ma rimaneggiato nel Settecento (la sommità in laterizio, con copertura a riggiole, è barocca).
L'interno è uno straordinario contenitore d'arte: conserva tele di Girolamo Cenatempo e Giuseppe Castellano, statue di Giacomo Colombo (Madonna del Rosario - 1716) e Gregorio Palmieri (Cristo legato alla colonna - 1790), il fastoso organo a canne di Gennaro Bradetta (1701), gli altari marmorei napoletani del Settecento, preziosi stucchi barocchi e il ricco cenotafio in marmi policromi dell 'abate Giuseppe Maria Turco.
Sull'altare maggiore vi è la grande tela solimenesca col Trionfo della SS. Trinità.
Qui l'Arciconfraternita del Rosario si trasferì nel 1851 dalla chiesa di S. Sebastiano, nonché dei cavalieri del Santo Sepolcro.
I confratelli vestono il sacco bianco, con mozzetta nera foderata di bianco, cingolo rosso e rosario nero.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione sulla base di notizie tratte dal web.
- Foto tratte dal web.