Anticamente, quando ancora non esisteva il rito dell' "Incontro", il Venerdì Santo i Confratelli del Soccorso, al posto della Croce di legno condotta a spalla dal più fervoroso confrate, portava in processione un Cristo carico della Croce.
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La primitiva Croce portata da un penitente, con l'andar del tempo andò distrutta e fu sostituita da quella attuale.
Oggi, una persona devota che ha fatto un voto o un confratello della Arciconfraternita del Soccorso, che ha sede nella Chiesa di S. Agostino o Santuario del Soccorso, continua a condurre a spalla processionalmente quella pesante Croce in legno.
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La Croce, in legno massiccio di colore nero, è molto semplice e riporta anteriormente solo il cartiglio con la scritta "I.N.R.I.".
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Il portatore di questa pesante Croce è chiamato "Cirenèo", indossa un saio bianco ed ha il volto coperto da un cappuccio; costui procede scalzo, ed è un penitente o un devoto, e di lui sono note le generalità solo al Rettore del Santuario del Soccorso.
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La Croce della Chiesa di S. Agostino, portata a spalla dal Cireneo, esce dalla sua Chiesa verso le ore 6,20 e, percorrendo Via Soccorso e Via Raffaele Recca, giunge a Piazza Castello, dove passa davanti alla Statua della Addolorata, nei pressi del Campanile di San Giovanni, e va a disporsi nel punto ove avverrà l' "Incontro", cioè davanti al Palazzo Recca in Piazza Castello.
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- Il testo, a cura del dott. Francesco Stanzione, è tratto dal sito http://www.arciconfraternitadelsoccorso.it .
- Foto a cura di Franco Modola.
- Foto a cura di Franco Modola.